Verso la vita
Regia Paola Manfredi
Drammaturgia Loredana Troschel
Con Valeria Borrelli, Marco Bossi, Giorgio Branca, Elisa Canfora, Manuel Lantignotti, Loredana Troschel, Dario Villa
E con il coro degli allievi attori di Teatro Periferico
Verso la vita è una lettura con coro parlato, scritta a partire dalle interviste a 13 ex
“cittadini” del villaggio-scuola Cagnola.
Il Villaggio Cagnola fu uno dei più importanti esempi di sperimentazione educativa
del dopoguerra. Vi trovarono casa bambini provenienti da famiglie in difficoltà,
orfani di partigiani e deportati politici, ragazzi inviati dai tribunali dei minorenni, altri
con gravi disturbi del comportamento segnalati dai centri medico psicologici, ma
anche ragazzi senza problemi particolari, figli intellettuali che ne condividevano le
scelte pedagogiche. Le attività che vi si svolgevano erano innovative: teatro,
musica, canto, lettura, gite e ricerche naturalistiche, pittura e disegno, redazione e
stampa del giornale.
La scuola era un luogo di apprendimento e di formazione civile. Alla preparazione
umanistica si univa la formazione tecnica e il lavoro.
L’impegno quotidiano, la partecipazione alla vita comunitaria, alle assemblee e alle
commissioni, il senso di responsabilità individuale e collettiva, contribuivano alla
formazione umana e sociale. I ragazzi del Villaggio erano infatti “cittadini”. Il
Villaggio aveva una sua legge ispirata alla Costituzione italiana. Gli adulti (direttore,
insegnanti, maestri di lavoro, addetti ai servizi) vivevano al Villaggio, alcuni con le
proprie famiglie, e offrivano tutti un modello educativo. La comunità era sostenuta
da molte iniziative di solidarietà; alcuni insegnanti di Varese davano lezioni
gratuitamente, anche i genitori offrivano la loro collaborazione. Il Villaggio faceva
parte della Federazione internazionale delle comunità dei ragazzi, organismo
dell’Unesco, e aveva rapporti con altri istituti educativi laici italiani ed europei. Tra il
1952 e il 1961 il Villaggio fu diretto da Sergio e Rosina Rossi, che avevano
elaborato un nuovo originale progetto educativo ispirandosi a Makarenko con il suo
“Poema pedagogico”, Freinet, Montessori, Pestalozzi, Dewey e all’esperienza dei
kibbutz.

