Progetto Alzheimer

I deficit cognitivi nell’anziano, le demenze in generale, la malattia di Alzheimer in particolare, stanno arrivando ad assumere i connotati di un’emergenza sociale, oltre che medica. L’aumento della vita media, l’accresciuta possibilità di diagnosi delle patologie coinvolte, portano allo scoperto situazioni individuali, famigliari e sociali che, da sempre esistite, sono però via via più evidenti, probabilmente anche per l’accresciuta esigenza dei caregiver di condividere la propria situazione.

Varie forme di accoglienza delle persone con deficit cognitivi sono in atto o stanno prendendo piede in vista di ottenere un miglioramento della qualità di vita dei malati, un alleggerimento psicologico e pratico delle incombenze cui devono far fronte i caregiver, una migliore accettazione da parte delle società. Abbiamo quindi luoghi in cui i pazienti possono intraprendere attività non orientate al semplice accudimento/contenimento, strutture assistenziali aperte, Alzheimer caffè, laboratori orientati al miglioramento della vita quotidiana e al recupero di ricordi, abilità, capacità lavorative.

L’esperienza che la compagnia Teatro Periferico ha maturato sulla raccolta delle memorie delle persone e sulle fragilità e disagio psichico, ha portato alla maturazione di una sensibilità nei confronti di queste problematiche e alla convinzione che il teatro, per la sua multiformità, si presti ad avvicinarsi allo spaesamento dell’individuo e a entrare in relazione con persone che vivono una realtà frammentata, con rappresentazioni del reale non convenzionali.

Sono state condotte due esperienze in RSA. La prima nel 2018 all’Opera Immacolata Concezione di Mossano (Vicenza) e la seconda nel 2019 alla Fondazione Monsignor Comi di Luino (Varese), che hanno al loro interno reparti di lunga degenza per malati di alzheimer o demenze senili. In entrambe le strutture sono state raccolte interviste a caregiver (soprattutto familiari), infermieri, educatori, psicologi, O.S.S. e volontari, nelle quali si racconta la vita di persone – donne per la maggioranza – tra i settanta e i novant’anni, colpite dalla malattia. Ci è stato anche permesso di osservare i pazienti nelle loro attività giornaliere con gli educatori nel nucleo protetto.

Da questa indagine sono nati:

IL MONDO IN VALIGIA Quattro spettacoli di micro-teatro (Fattoria, Natura, Tagliatelle, Sanremo) che, partendo dalla valigia, contenitore di memorie come i cassetti in cui si conservano i ricordi più cari o gli album in cui sono catalogate le fotografie dei momenti più belli, raccontano storie e situazioni care agli anziani.

I CASSETTI NON PARLANO Spettacolo teatrale fruibile anche in forma ridotta e itinerante, all’aperto, con l’utilizzo di cuffie wi-fi (questo tipo di modalità è prevista per i familiari e gli operatori sanitari ed è realizzata principalmente nelle RSA).

CORSI DI FORMAZIONE PER OPERATORI E VOLONTARI IN AMBITO GERIATRICO Il corso dura due giorni e prevede la trasmissione di competenze per la realizzazione di uno spettacolo di micro-teatro: metodo sulla raccolta di storie, scrittura di una narrazione, ideazione e costruzione di una valigia, messa in scena. Il corso ha lo scopo di permettere agli operatori di avviare un percorso autonomo all’interno della propria struttura.