Armadio della memoria
Nei piccoli paesi è centrale il ruolo delle comunità. La comunità è custode della propria storia: gli anziani trasmettono la memoria del passato e i giovani diventano espressione della memoria del futuro. Ricordare permette che le generazioni a venire, attraverso la condivisione e la trasmissione della memoria storica di un luogo e di una comunità, possano acquisire uno spazio di esperienza, sentirsi parte del processo storico, per proiettarsi nel futuro, nella dimensione del possibile. Ricordare significa misurare la distanza rispetto a eventi del passato, ma nel contempo valutare la co-appartenenza a ciò che è cronologicamente lontano nel tempo, ma ancora vivo nel presente.
A fronte di questo bisogno si sta progressivamente perdendo la tradizione orale, sistema di trasmissione del patrimonio culturale e storico tra generazioni, nonostante l’aumento delle informazioni messe a disposizione dai mezzi di comunicazione di massa.
Il progetto risponde, dunque, al bisogno di socialità, condivisione, coesione sociale e dialogo intergenerazionale; alla necessità di costruire un percorso, con la partecipazione dei cittadini, di rivisitazione della storia.
Il Teatro Comunale è testimone prezioso, come altri teatri storici, di storie collettive. Ha un cuore antico: voluto fortemente dalla popolazione, gli abitanti che lo costruirono sacrificarono il proprio tempo libero (all’epoca venne chiesta una dispensa al vescovo per poter lavorare la domenica) e offrirono la propria manodopera, gratuitamente. La biblioteca custodisce diversi documenti storici risalenti all’epoca della sua edificazione (agibilità, permessi Siae…), mentre Teatro Periferico, in tempi più recenti, ha raccolto testimonianze di cittadini, ormai defunti, che vi recitarono in qualità di attori amatoriali 40-50-60 anni fa.
In collaborazione con la biblioteca, sono stati raccolti altri materiali: fotografie del teatro com’era un tempo, foto degli spettacoli della vecchia compagnia dilettantistica e di altri eventi (per es. i balli in maschera che vi si tenevano tradizionalmente), libretti di opere e ritagli di giornale. Inoltre sono stati raccolti tutti i documenti che testimoniano l’attività di Teatro Periferico dal suo arrivo: volantini, libri, pubblicazioni, articoli, disegni, fotografie di spettacoli, spartiti, copioni, piccoli oggetti…
Tutto è stato riposto nell’Armadio della memoria che si trova all’ingresso del teatro. L’armadio verrà chiuso nel 2028 con la scritta “da aprirsi nel 2078”, cioè cinquant’anni dopo. A tre giovani abitanti di Cassano Valcuvia, in una cerimonia ufficiale, sono state consegnate le chiavi dell’armadio.
Sempre all’ingresso è stata allestita una piccola mostra permanente, i cui contenuti sono stati supervisionati da Oliviero Ponte di Pino e la veste grafica è stata realizzata da Valentina Malcotti. La mostra è composta da pannelli esplicativi che raccontano la storia del teatro in generale, da quello greco a oggi, e la storia del Teatro Comunale di Cassano in particolare, utilizzando i documenti, le interviste e le fotografie recuperati.

