All’inferno!
Regia Enzo Biscardi
Drammaturgia Dario Villa
Con Devis Bollini, Giorgio Branca, Elisa Canfora, Manuel Lantignotti, Rachele Pesavento, Alessandro Torre
Scene e maschere Salvatore Manzella
Dante Duranti è un ragazzo impacciato e pauroso. Viene costantemente tormentato
da un bullo di nome Ferro, che lo umilia e gli toglie gli occhiali. Un giorno, Ferro
nasconde gli occhiali di Dante nei Sotterranei, una zona oscura e spaventosa sotto
la scuola. Dante inizia a cercare gli occhiali accompagnato dalla sua ombra
personale, Virgilio, e durante il suo viaggio incontra un gruppo di studenti. Insieme
affrontano varie sfide e incontrano personaggi in carne e ossa come Oscarón (che
ricorda Caronte), anime incorporee come Pier (della Vigna) o Francesca (da
Rimini), e demoni come Cerbero. Attraversando i Sotterranei, Dante impara a
superare le sue paure e insicurezze e diventa più sicuro di sé. Alla fine, riesce a
ritrovare i suoi occhiali e tornare alla luce del giorno con un nuovo senso di fiducia
in sé stesso.
“Sarò interrogato?” - “Prenderò la sufficienza?” - “Sarò promosso oppure bocciato?”
- “Avrò fatto colpo con la compagna del primo banco?” - “Piacerò ai miei nuovi
compagni?”… Attese, tormenti, paure. L’inferno della pre-adolescenza tutto
racchiuso simbolicamente in un solo luogo: il più amato-odiato da sempre da
legioni di ragazzi, in cui si tessono relazioni che possono durare per tutta la vita, ma
dove si covano anche ansie di ogni tipo. “All’Inferno!” non poteva trovare che qui la
sua location più adatta: nella Scuola. Lo spettacolo itinerante si snoda fra luoghi
frequentati e sconosciuti agli studenti: il corridoio, l’aula scolastica, il cortile, la
presidenza, il magazzino, l’archivio, i servizi delle femmine e dei maschi…
“All’Inferno!” contiene numerose citazioni e rimandi all’opera dantesca, ma nello
stesso tempo è scritto in uno stile leggero e contemporaneo, vicino al linguaggio
dei pre-adolescenti di oggi. I ragazzi vivono in prima persona, e non solo di riflesso,
l’avventura del protagonista. Vengono incalzati da Dante perché lo aiutino ad
affrontare il suo viaggio alla scoperta di sé e così facendo attraversano la stessa
esperienza e sono invitati a prendere consapevolezza delle proprie fragilità. Il tema
principale è quello delle paure e del percorso da fare per affrontarle e superarle. Ma
si possono leggere in filigrana anche temi molto attuali come il bullismo e il
femminicidio.
“All’Inferno!” può anche essere utilizzato dagli insegnanti come strumento di
didattica attiva, dimostrando come un’opera classica possa essere letta in chiave
attuale: cosa dice a me, oggi, la Divina Commedia?

